Il comizio di Sebo: “non è una battaglia generazionale, scegliete la continuità” e si toglie qualche sassolino dalla scarpa

Il vecchio leone della politica valguarnerese ripropone per il suo secondo comizio, lo scorso Martedì, lo stesso schema proposto già cinque anni fa: dare prima spazio ai giovani candidati della lista che illustrano le loro idee e infine chiudere con il suo discorso. A intervenire sono stati  Manuela Lo Giudice, Concetta Dragà, Giuseppe Speranza e l’assessore designato Giuseppe Capuano.

Tante le idee proposte: dall’albergo diffuso allo sportello unico delle attività produttive, ma le più originali sono sicuramente quelle del giovane Capuano: il Last minute market e il bibliobus. Mentre la prima mira a diminuire il flusso di rifiuti da gestire e ottenere maggiori risorse per l’assistenza alle fasce più deboli della popolazione, la seconda punta sullo sviluppo culturale. Si tratterebbe di un autobus che garantirà l’accesso a internet e la consultazione di libri e quotidiani, un giorno alla settimana, sostando in piazza o in un cortile scolastico al fine di incentivare la fruizione dei testi. Espediente che ha l’obbiettivo di avvicinare quei giovani che generalmente non frequentano e non conoscono i servizi bibliotecari classici. Il fine è sicuramente nobile  seppure è dubbio che il metodo abbia la forza attrattiva necessaria per calamitare l’attenzione dei giovani che sono sempre più distanti dalle polverose realtà bibliotecarie. Così come appare eccessivamente incensato il prestito inter-bibliotecario  (cioè la collaborazione tra più biblioteche per estendere il catalogo dei tomi) già messo a segno dalla giunta, e l’apertura dell’antiquarium, magnificato come importante centro culturale. Per quanto riguarda il primo punto, la soluzione più efficace (e in sintonia coi tempi) sarebbe piuttosto la digitalizzazione dei volumi e la loro libera fruizione online, mentre per il secondo, sebbene la restaurazione di un rudere e la sua riabilitazione sia un fattore positivo, non va dimenticato che affinché si crei un circolo culturale virtuoso non bastano 4 mura. Servirebbe piuttosto una forte campagna di sostegno e promozione di eventi e manifestazioni culturali possibilmente in concertazione con le varie associazioni esistenti nel nostro comune e di cui l’antiquarium può giustamente rappresentare la “pietra” su cui costruire il resto.

Chiude il comizio Sebo che mette in chiaro qual è l’elettorato su cui fa affidamento: la sua sarà una linea conservatrice atta a portare avanti quello che ha cominciato 5 anni fa senza stravolgimenti o innovazioni particolari, mirando quindi a raccogliere i voti dei cittadini che si ritengono soddisfatti del suo lavoro e che ritengono di dover proseguire per questa strada. Unica voce fuori dal coro in contrapposizione a tutti gli altri candidati che propugnano un cambiamento più o meno radicale. Una candidatura, ribadisce più volte, a favore della collettività e non del singolo cittadino. Sebbene nei cinque anni trascorsi si sia spesso disinteressato dell’opinione di questi ultimi, ritenendo di dover agire e portare avanti un progetto osteggiato da più parti, come quello della rotonda, perchè nella sua personale visione era giusto così. Leader carismatico che per questo modo d’agire è stato spesso criticato e additato come “monarca” dall’opposizione e spesso anche dai suoi consiglieri e che nonostante abbia perso numerosi pezzi per strada è riuscito a rimanere in piedi fino alla fine.

Nel ruggito finale si appella all’orgoglio dei valguarneresi:

“Non vado in pensione se a chiedermelo è chi vuole portare avanti il sistema di potere di Crisafulli. Se sono opprimente io, ben più opprimono la comunità, non solo valguarnerese ma provinciale, coloro che sostengono una candidatura solo al servizio di questi potentati e non della nostra comunità”.

Carmelo Vella