Il pitone ci dà il benvenuto Il nostro primo programma scritto in linguaggio Python

Il linguaggio di programmazione che useremo in questo mese di Età dello “sviluppo” è il Python. Abbiamo già visto questo linguaggio attraverso il software PythonTurtle ed abbiamo anche confrontato i comandi di PythonTurtle con quelli del linguaggio TurtleScript (dell’ambiente di sviluppo KTurtle). Chi ha una distribuzione GNU/Linux quasi sicuramente troverà il Python già preinstallato. In tal caso basterà aprire un terminale e digitare il seguente comando:

python

Premendo Invio compare la versione di Python utilizzata ed inizia la shell interattiva del linguaggio. Chi non lo ha preinstallato può scaricarlo dalla pagina Download del sito ufficiale del linguaggio. Dalla shell di Python proviamo adesso a dare il seguente comando:

print “Ciao, mondo!”

Il comando “print” già lo conosciamo, anche se l’abbiamo usato con un altro linguaggio: Basic-256. Per il Python si possono usare le virgolette o gli apici singoli indifferentemente. Per uscire dalla shell di Python premere contemporaneamente Ctrl e D oppure dare il seguente comando:

exit()

Attraverso la modalità interattiva possiamo sfruttare solo alcuni limitati aspetti del linguaggio. Per sfruttarlo pienamente dobbiamo scrivere programmi e possiamo farlo usando un qualsiasi editor di testo (io uso Geany, che è anche un leggero e funzionale IDE, non solo per Python). Per eseguire i programmi in Python, da un qualsiasi terminale dare il comando:

python nome_del_programma.py

Scriviamo ora il nostro primo classicissimo programma in tale linguaggio:

print “Ciao, mondo!”

Salveremo il file usando l’estensione “.py”, l’estensione usata dai file contenenti i programmi in Python. Potremo dare, ad esempio, il nome “ciao.py” Apriamo un terminale e diamo il comando per far eseguire al computer il nostro primo programma:

python ciao.py

Premendo il tasto Invio vedremo come questo programma di un solo comando ci mostrerà la scritta “Ciao, mondo!”, ciò che avevamo scritto tra virgolette usando il comando print.

Massimo Messina