Il tredicesimo Congresso di Radicali Italiani Amnistia, antiproibizionismo, legalità, federalismo, liberismo e riforma anglosassone

Si tiene a Chianciano in questi giorni (dal 30 ottobre al 2 novembre) il 13° Congresso di Radicali Italiani, “movimento politico liberale, liberista, libertario, costituente del Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito”. Il movimento si batte per “l’amnistia per la Repubblica” come strumento per far rientrare l’Italia nella legalità, date le condizioni delle carceri e le relative condanne che abbiamo ricevuto dalle giurisdizioni transnazionali.

La segretaria di Radicali Italiani, Rita Bernardini, ha così concluso un’intervista pubblicata il 27 ottobre dal Tempo, parlando dell’amnistia: “Intervenendo al Congresso dell’Unione delle Camere penali, il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, nella sua ingenuità, o furbizia, lo ha candidamente ammesso: è troppo impopolare, ha detto, perderemmo voti”. “PER LA PACE – PER LO STATO DI DIRITTO DEMOCRATICO FEDERALISTA LAICO – CONTRO IL RITORNO DEL PREVALERE DEI REGIMI”: questa scritta sarà presente sul fondale dietro il tavolo della presidenza a caratteri cubitali per rendere così chiaro a tutti gli scopi dei Radicali.

Protagonisti del congresso saranno, oltre la segretaria Bernardini, la presidente Laura Arconti ed il tesoriere Valerio Federico, ma l’attenzione maggiore (per quel poco che i mass media faranno conoscere del Congresso) la avranno i leader carismatici Marco Pannella ed Emma Bonino, anche se formalmente non sono previsti ad oggi i loro interventi. Sono previsti, tra gli altri, l’intervento del professor Andrea Saccucci, autore del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) sul diritto alla conoscenza ed all’informazione degli abitanti del territorio italiano (essendo questo uno dei temi centrali del congresso) e l’intervento del senatore Luigi Manconi, Presidente della Commissione Diritti Umani del Senato.

Legato ai temi dell’amnistia e dell’indulto, e quindi delle condizioni delle carceri e della riforma della giustizia, che saranno centrali nel dibattito congressuale, non manca ovviamente tra gli argomenti presenti nell’ordine dei lavori l’antiproibizionismo sulle sostante stupefacenti. È anzi prevista durante lo stesso congresso l’azione conclusiva di una disobbedienza civile sulla cannabis terapeutica, sostenuta dai Radicali e da Lapiantiamo – Cannabis Social Club Racale (LE).

Altri temi (da sempre all’ordine del giorno nell’agenda dei Radicali) sono la riforma del sistema radiotelevisivo, il dissesto economico, ambientale ed idrogeologico, “effetto dell’illegalità del regime” (“debito pubblico, ambientale e giudiziario”), la riforma delle istituzioni in senso democratico, federalista e laico. La proposta economica viene sintetizzata dal seguente slogan: “Liberare l’economia dallo Stato e dai partiti” e prevede, tra le altre battaglie la separazione delle fondazioni dalle banche e che queste ultime siano liberate dalla influenze partitiche. Per quanto riguarda la riforma delle istituzioni, da decenni i pannelliani sono per il modello anglosassone ed infatti sono animatori della Lega per l’uninominale. In ambito europeo si persegue l’obiettivo degli Stati Uniti d’Europa, che possano anche essere aperti a realtà non europee. Si parlerà, sia nei lavori delle commissioni tematiche che nel dibattito generale, anche dei metodi del movimento radicale: nonviolenza, transnazionalità, transpartiticità, democrazia diretta, disobbedienza civile, ricorso alle giurisdizioni superiori.

Massimo Messina