Intervista ad Arcangelo Santamaria, presidente di “Valguarnera 2010”

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Arcangelo Santamaria

Presidente, prima di tutto presentiamo l’associazione: da quanto tempo esiste? Com’è nata e di cosa si occupa esattamente?

«Esistiamo dal 2010, ma avevamo iniziato già nel 2008 con un altro nome. Ci occupiamo di calcio e tennis giovanile. L’associazione è nata dall’idea di un gruppo di amici che, dopo aver giocato a calcio insieme e sin da bambini, hanno pensato di dare il loro aiuto ai bambini di oggi.»

Ogni anno il numero di nuovi iscritti aumenta. Tuttavia, ci sono ancora tanti ragazzi che non praticano (o non praticano abbastanza) della sana attività sportiva all’aperto. Cosa direbbe a questi ragazzi (e ai loro genitori) per spronarli?

«Fare sport (qualsiasi sport), è una delle cose più belle. Sono preoccupato per i bambini ed i ragazzi di oggi che passano la maggior parte del loro tempo seduti. Prima a scuola, poi in macchina (perché molti genitori  vanno a prenderli da scuola), poi a casa a studiare e poi davanti ai computer e alle play station. Stiamo subendo una involuzione. Dall’uomo erectus a quello “sedutos”. E’ oramai noto che lo sport aiuta a crescere sani e previene malattie e vizi.»

L’attività sportiva viene svolta al campo sportivo comunale. In più occasioni ha mostrato un atteggiamento polemico nei confronti dell’amministrazione per quanto riguarda la gestione degli impianti ma non solo. In generale come ritiene il comportamento dell’amministrazione nei confronti delle varie associazioni che ne usufruiscono ed in particolare della vostra?

«Speriamo di liberarci quanto prima di questo assessore allo Sport, che ha palesato lacune da tutti i punti di vista. La sindacatura Leanza, certamente non sarà ricordata come quella che ha investito risorse e idee nel settore sportivo. Tutte le associazioni sportive del paese hanno mostrato capacità organizzative e di sopravvivenza non comuni.»

Cosa potrebbe fare di concreto l’amministrazione per facilitare e agevolare le associazioni sportive?

«Da anni chiediamo un miglioramento qualitativo e quantitativo delle strutture sportive. La ricerca di finanziamenti è la prima cosa. Una volta ottenuti, occorre vigilare sulla qualità dei lavori che saranno svolti (guardate ad esempio la tribuna del Sant’Elena!), per poi pensare ad affidare in gestione, alle stesse associazioni, gli impianti.»

Che progetti ha per il futuro?

«Dal 2010 siamo cresciuti ogni anno. La politica delle scelte condivise e ponderate da tutto il nostro staff, ha pagato. Continueremo su questa strada, sino a quando i nostri atleti di oggi diventeranno i dirigenti di domani.»