Diamo la parola a vRoby

Poniamo alcune domande al creatore di SdlBasic, Roberto Viola

Abbiamo dedicato i post di questo mese di Età dello “sviluppo” a SdlBasic e Roberto Viola, suo artefice, è anche intervenuto con un suo commento. Concludiamo il mese dandogli la parola con questa breve intervista.

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Roberto, di cosa ti occupi nella vita, oltre l’informatica?

Sono un dipendente statale e lavoro nell’Archivio di Stato di Pavia dove sono assistente alla vigilanza e accoglienza. Se venite in sala studio è probabile che le richieste dei pezzi archivistici le fate a me.

Non sono più anagraficamente un ragazzino ho 50 anni. In definitiva sono una persona assolutamente normale probabilmente meno intelligente della maggior parte di quelli che leggeranno queste righe.

Da quando ti occupi di informatica e perché?

Mi occupo di informatica come hobby. Ho iniziato nel 1987 con il Commodore 64 prima in Basic e poi in Assembly. Quindi sono passato all’amiga dove ho incontrato Amos, il Basic che ha poi ispirato sdlBasic. Poi PC con MS-DOS/Windows e dal 1998 Linux, prima accanto, ma poi al posto di Microsoft. Il software libero è la mia vocazione naturale e quindi era logico scegliessi un sistema opensource.

Quali linguaggi di programmazione (intendendo questo termine nel senso può ampio) conosci?

Sono molto appassionato di programmazione e ho usato moltissimi linguaggi (asm, C, cpp, Java Javascript, Html5, Python, Php ma anche Fort, Modula2, ecc), anche stravaganti. La mia formazione è Basic e tutt’ora “penso” in Basic, in modo procedurale, anche se uso oop senza problemi quando serve.

Quali sono le tue realizzazioni tecnologiche, oltre SdlBasic?

Ho un piccolo sito (http://­verticaldev.altervist­a.org/) in cui ho cercato di elencare tutti i miei progetti. In realtà sono molti di più. SdlBasic è stato quello di più ampio respiro ma al tempo stesso è anche il meno mio, infatti è un progetto cresciuto nella collaborazione di tanti amici che hanno condiviso con me la voglia di fare qualcosa. In questo momento oltre alla programmazione faccio parte dell’associazione comPVter una comunità locale fatta da pazzi appassionati come me che sta facendo informatica “hardware e software” open. Abbiamo fondato un coderdojo in cui insegniamo ai ragazzi in fascia 6-12 anni a programmare, li facciamo giocare con scratch e arduino ma anche con html. La cosa bellissima è vedere come è facile coinvogerli motivarli e vedere il famoso quantum lap, il passaggio mentale che divide chi programma da chi non lo fa.

Perché hai deciso di creare SdlBasic?

Come ho detto prima Amos è stato un linguaggio fondamentale per la mia formazione e ho sempre sentito la mancanza di un basic simile sui pc. D’accordo in DOS/Windows c’era Qbasic/Visualbasic/Dark Basic/Blitzbasic, ma non erano completi e non erano liberi. Con Linux questa esigenza è ulteriormente aumentata cosi ho deciso di scrivere un basic simile al mitico Amos ma moderno e adatto alle macchine dell’epoca.

Parliamo del 2002. Non sono partito dal foglio bianco, ma ho deciso di usare un Basic open source esistente e compilabile sia in Windows che in Linux. Dopo vari esperimenti ho scelto wxBasic di David Cuny. il cuore del sistema è stato scritto una domenica mattina in circa 4 ore di assoluto divertimento. Ho rimosso i comandi wxwindows implementati da David e ho provato a mettere i miei basati sulla libreria SDL. il risultato è stato subito molto buono. Ho quindi chiesto il permesso di pubblicarlo a David che non ha avuto nessun problema ponendomi come condizione di usare la licenza lGPL. Da li è partito tutto. Nei primi mesi sono stato abbastanza ignorato. Poi in sordina sono arrivati una serie di smanettoni (citarli tutti è impossibile) come me che hanno cominciato a mandarmi suggerimenti codice richieste e idee e aiuto.

Io purtroppo ho un pessimo inglese e questa mia mancanza non ha permesso a sdlBasic di diventare qualcosa di ancora più grande, ma non ha impedito di arrivare ad essere un ottimo basic multimediale multi piattaforma in grado di interpretare lo stesso codice su linux windows osx psp gp2x e adesso anche raspberry e arietta. Nello sviluppo ho scelto di non correre troppo in fretta e di mantenere la retro compatibilità al massimo. Alla fine del 2005 avevo un team molto affiatato composto da Paulo Silva Laberto Tedaldi Ilkka Lethoranta Tim Douglas Cesar Urbiquez a cui poi si è unita Miriam Riuz che ha curato l’inserimento di sdlBasic nella distribuizione Debian e nella famiglia Ubuntu.

Alla fine credo che più che scrivere codice sia stato un lavoro sociale fatto di mail ed entusiasmo. Il software open source è più amicizia che altro e il risultato è stato molto più di quello che avrei mai immaginato. Amicizia che prosegue anche ora con Nelson Silva (che non è parente di Paulo) che sta mantendo il forum e cerca di convincermi a proseguire lo sviluppo.

La rubrica Età dello “sviluppo” si occupa di insegnamento della programmazione rivolto ai ragazzi a partire dalla scuola primaria. Hai mai pensato ad uno uso di questo tipo per SdlBasic?

Sinceramente credo che sdlBasic sia molto adatto a chi come me viene da amiga e dagli anni 80/90. Ai ragazzi suggerisco di partire con Scratch che è un software creato apposta e che permette di fare tanto con poca fatica e da un approccio attuale alla programmazione (multi tread oggetti ereditarietà e editor pieni di features) e successivamente puntare a Php+Javascript e infine a Python e C/cpp. Dobbiamo considerare che i ragazzi dovranno confrontarsi con un mondo informatico molto diverso dal nostro dove la potenza di calcolo è imparagonabile dove c’è internet e basta “googlare” per trovare intere porzioni di codice pronte all’uso oltre a tutte le informazioni che desideri.

Vuoi esprimere qualche altra cosa ai lettori di Buzzing?

Voglio solo dire di non pensare mai di non essere adeguati a fare qualcosa. Guardate me ho la 3° media non so ne parlare ne scrivere in inglese (e maluccio anche in italiano). Tutti possono fare tutto basta crederci e aiutarsi a vicenda.

Massimo Messina